Lettera a Iacopo Ammannati Piccolomini proponendosi come consulente esperto in materia greco-turca
Authors: Filelfo Francesco
Opera: Epistolae collectae XX 27
Language: Latino
Incipit:
Posteaquam praestanti archiepiscopo Mediolanensi, Stephano Nardino, litteras ad te dederim
Explicit:
nunquam enim fallam quancumque receperis de me fidem. Vale.
Attested date: Ex Mediolano, X Kal. Februarias MCCCCLXIIII.
Normalized date: 23-Jan-1464
Keywords: autobiografia
geografia
storia delle crociate
geografia
storia delle crociate
Regesto:
Dopo che F. ha mandato all'Ammannati una lettera per Stefano Nardini, non ha avuto risposta; tuttavia, ha pensato di riscrivere all'Ammannati, poiché, nonostante la sua veneranda età, il poeta è convinto di essere estremamente utile alla spedizione contro i Turchi che si sta organizzando. Nessuno meglio di lui conosce sia la lingua greca che la geografia dei luoghi in cui si dirigeranno le forze militari: ha trascorso ben sette anni presso l'imperatore Giovanni Paleologo. Inoltre ha potuto conoscere i Triballi, i Goti e gli Alani quando si è recato presso l'imperatore Sigismondo; una parte del viaggio toccò anche il Mar Nero con lo sbarco presso il porto di Asprocastro (Cetatea Albă ovvero Bilhorod-Dnistrovski, Ucraina). Durante questi viaggi ha fatto sosta in varie città quali l'inespugnabile Bagna (Vatra Dornei?, Romania) sulle montagne, Bistriza (Bistrita, Romania) fino a Budapest, al tempo in cui vi era legato apostolico il cardinale Branda da Castiglione. F. ricorda anche di aver avuto l'onore di essere invitato a Cracovia al matrimonio della figlia del re Ladislao, lo stesso che in seguito fu ucciso dai Turchi a Varna. In occasione delle nozze F. recitò un'orazione ufficiale alla presenza di tutti i più importanti regnanti d'Europa. Per conto dell'imperatore Sigismondo, inoltre, F. ricoprì un ruolo chiave nella mediazione per riconciliare Giovanni Paleologo col fratello Demetrio. Fu inviato poi a chiedere aiuto all'imperatore Sigismondo nel caso in cui Demetrio non avesse abbandonato il proposito di passare dalla parte dei Turchi. Nel frattempo ricevette la notizia della caduta di Adrianopoli – anticamente fondata da Agamennone e chiamata Oresta in onore del figlio – e fu persuaso dall'imperatore Sigismondo a trattenersi in Ungheria. Ripreso poi il viaggio, F. si diresse in Transilvania fino in Valacchia e da lì alla foce del Danubio, in una città il cui nome è Licostomo, dove lo attendeva una nave genovese che avrebbe dovuto portarlo a Costantinopoli. Tuttavia non poté partire e per mancanza di navi, fu costretto ad attendere fino a che non giunse l'imperatore dalla Pannonia, al quale espose la grave situazione che si stava creando tra Demetrio e Giovanni a Costantinopoli, per cui l'intervento di F. si rendeva necessario, ed espose inoltre la sua perfetta conoscenza di tutta la regione fra la Tracia, l'Ellesponto, il Bosforo fino ai confini con i Turchi. F. rinnova all'Ammannati la propria disponibilità a servire nella missione contro i Turchi.
Authors and cited texts: Franciscus Philelphus, Epistolae collectae (XX 16)
Onomastic-Persons Index: Alani
Castiglioni Branda
Giovanni VIII Paleologo
Goti
Ladislao III Jagellone
Nardini Stefano
Sigismondo di Lussemburgo
Triballi
Castiglioni Branda
Giovanni VIII Paleologo
Goti
Ladislao III Jagellone
Nardini Stefano
Sigismondo di Lussemburgo
Triballi
Name-Place Index: Bilhorod-Dnistrovs'kyj
Bistrita
Budapest
Chilia Veche
Cracovia
Transilvania
Valacchia
Varna
Bistrita
Budapest
Chilia Veche
Cracovia
Transilvania
Valacchia
Varna
Bibliography Citation: Salvatore Costanza, Testimonianze epistolari sulla caduta dell'Eubea (1470): la posizione di Filelfo, alter Nestor, in PHILELFIANA. Nuove prospettive di ricerca sulla figura di Francesco Filelfo. Atti del seminario di studi (Macerata, 6-7 novembre 2013), a cura di Silvia Fiaschi, Firenze, Olschki, 2015 (Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. Quaderni di «Rinascimento», 51), pp. 25-46: 27 e nota 8.
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. II, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 962-964.
Paolo Pontari, «Patriae omnia debeo»: Filelfo, le Marche e l’umanesimo piceno, in Filelfo, le Marche, l’Europa. Un’esperienza di ricerca, a cura di Silvia Fiaschi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2018 (Temi e Testi, 178), pp. 27-62: 61-62. (link)
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. II, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 962-964.
Paolo Pontari, «Patriae omnia debeo»: Filelfo, le Marche e l’umanesimo piceno, in Filelfo, le Marche, l’Europa. Un’esperienza di ricerca, a cura di Silvia Fiaschi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2018 (Temi e Testi, 178), pp. 27-62: 61-62. (link)
Responsible: Nicoletta Marcelli (2014-10-20)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-06-11)
Last edit: 9-Jun-2023
Creation: 9-Jun-2023
License:
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Appears in Collections: 03. Philelfiana Re.Phi.Lex. - Repertorium Philelfianum Lexicographicum