Lettera al vesc. Giovanni Stefano Bottigella in richiesta di fondi per la dote di una figlia

Dati opera: Epistolae collectae XXXVI 24
Dedicatario/Destinatario: Bottigella Giovanni Stefano 
Fonti: Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, 873, f. 432r
ed. Venetiis 1502 (G. Alamannus), f. 257r
Lingua: Latino
Incipit: 
Et bonitas tua benignitasque naturae et divini cultus institutio, praeterea meum erga te studium atque observantia me facile adhortatur
Explicit: 
Quantancunque porrexeris, liberaliter feceris. Eritque minus aliunde laborandum. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, Nonis Martiis MCCCCLXXIII.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 7-mar-1473
Parole chiave / keywords: autobiografia
epistola commendatizia
Regesto: 
F. rivolge una supplica al vescovo Giovanni Stefano Bottigella, del quale ha già sperimentato in passato la generosità, per ottenere i fondi al fine di dotare una figlia ancora nubile, che deve maritarsi con un uomo degno. Lamenta le miserevoli condizioni presenti e raccomanda quest'intenzione pia, conforme al culto del suo benefattore, senza indicargli una cifra prestabilita, ma confidando soltanto nella sua liberalità per quanto gli sarà possibile elargire.
Indice lessicale: alimentum
beneficentia
benignitas
bonitas
dos
gener
innocentia
pecunia
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. III, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1548.
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2015-01-17)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-03-06)
Ultima modifica: 10-mar-2023
Creazione: 10-mar-2023
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