Lettera a Bernardo Giustiniani con apologia di Nicolò Canal dalla responsabilità della caduta di Calcide d'Eubea ed appello alla guerra contro il Turco

Opera Data: Epistolae collectae, XXXII 23
Recipient: Giustinian Bernardo 
Authors: Filelfo Francesco 
Language: Latino
Incipit: 
Arripienti mihi arundinem, ut pro nostra vetere ac summa benivolentia aliquid litterarum ad te darem, Bernarde Iustiniane
Explicit: 
Turcis enim oppressis, reliquae barbarorum et infidelium gentes atque nationes facile omnes ad internicionem ultimam redigantur. Vale.
Attested date: Ex Mediolano Idibus Septembribus. Anno a Natali Christiano MCCCCLXX.
Place: Milano
Normalized date: 13-Sep-1470
Keywords: diplomazia, informazioni politico-militari
geografia
storia
storia delle crociate
storia dell'Impero turco
Regesto: 
In primo luogo F. ribadisce a Bernardo Giustiniani l'amicizia di lunga data e ricorda la concessione in gioventù della cittadinanza veneziana, sicché è un concittadino, non uno straniero. Per questo dovere d'amicizia e lealtà rivolge liberamente utili ammonimenti a Venezia, un baluardo della libertà per tutta la Cristianità nella guerra contro il Turco, che impegna la Repubblica di S. Marco in una guerra strenua e difficile; si assume la responsabilità di parlare con audacia. F. nega che possa esservi pace tra Cristiani e musulmani rivolti ad ogni nefandezza e atrocità secondo lo spirito del loro empio fondatore. Mentre i Cristiani seguono un re che non è di questo mondo, i musulmani sono dominati dallo spirito del male ed assimilati alla sfera del demoniaco. Venezia guida, duqnue, un conflitto senza confini. I Turchi, dopo la dolorosa caduta di Costantinopoli, minacciano ora l'Italia. Prima hanno sottratto il Peloponneso ai Veneziani, quindi hanno sottomesso Illiria e Pannonia meridionale, infine hanno attaccato per due volte l'Italia con micidiali scorrerie. Di recente si è registrata l'infelice perdita dell'Eubea con la città di Calcide conquistata da una flotta formidabile inviata dall'Ellesponto, di fronte alla quale con saggi consigli evitò lo scontro Nicolò Canal, mantenendosi prudentemente nell'isola di Tenedo. Però Nicolò aveva riportato la sua flotta da Lemno, dopo l'espugnazione della città di Paleocastro. L'Eubea è a breve distanza dall'isola di Andro, donde è breve il tragitto per le regioni italiane orientali. F. giustifica Nicolò per la sproporzione di forze ed attribuisce la colpa della disfatta al tradimento del pirata Tommaso Dalmata. Del resto Nicolò aveva richiesto aiuti ripetutamente al Senato della Repubblica veneta e con avvisi diretti a Rodi, Creta e Cipro dell'imminente pericolo. Pertanto, F. accusa l'insipienza del governo veneziano che non ha sostenuto il comandante dell'Eubea con validi sussidi. Malgrado le vane pretese di un cretese di spezzare l'assedio navale allestito dai Turchi, non era possibile intervenire in alcun modo e bene ha fatto Nicolò a non arrischiarsi in un'azzardata offensiva. Il Senato di S. Marco ha dunque agito molto male, condannando Nicolò Canal. Ciò è il germe della guerra intestina che già dilaniò e portò alla rovina molti Stati del passato, quali Atene e Sparta, Roma e Cartagine. Del resto Nicolò Canal aveva compiuto splendidi attacchi l'anno precedente a Eno alla foce dell'Ebro in Tracia. Se Calcide è caduta, è per colpa del mancato invio di un'ingente flotta da Venezia, mentre i Turchi attaccavano con un numero impressionante di archi, bombarde e armi da fuoco. Il disastro va imputato dunque solo alle divisioni interne e discordie intestine di Venezia e di tutta l'Italia, che deve unire le sue forze per la salvezza dal nemico comune. Venezia dovrà dunque coalizzarsi con Ferrante I d'Aragona, re di Napoli e con Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano e signore di F., nonché con i Fiorentini, unendo le sue forze navali agli eserciti degli altri Stati italiani. Difatti non è improbabile un attacco turco ad altre isole rette da Venezia, come ad esempio Creta. Sul fronte terrestre bisogna profittare dell'Ungheria che è ostile ai Turchi, dai cui domini la separa solo il Danubio ed è circondata da popoli molto bellicosi, quali Tedeschi, Boemi, Sarmati e Valacchi. Inoltre è guidata da un re giovane e valoroso, molto cristiano e grande esperto di cose belliche, quale Mattia Corvino, il quale non perde occasione di attaccare i Turchi. Dalla capitale Buda è aperta facilmente la marcia fino a Costantinopoli attraverso pianure e campi coltivati, senza paludi e altri impedimenti. Questa è un'occasione da non perdere per Venezia per conservare il suo impero plurisecolare e le ricchezze finora accumulate, confidando sulla bellicosità degli ungheresi, i quali sono molto poveri per negligenza, non sfruttando neppure le miniere di cui abbonda il loro paese. Difatti, una volta conseguita la vittoria sui Turchi, Venezia detterà legge in Europa, conseguendo un primato incontrastato, per non tacere che Papa Paolo II, il quale è un patrizio veneziano, nonché un uomo santo e devoto, non mancherà d'impegnare la sua autorità apostolica e le ricchezze a sua disposizione per la riuscita dell'impresa, che vedrà Venezia sgominare i Turchi e trionfare non solo sull'Italia, ma su tutti i popoli cristiani. Una volta eliminati i Turchi, anche gli altri popoli barbari saranno facilmente annientati.
Authors and cited texts: Callimachus, Hec. (I 8)
Cicero, off. (I 10, 33)
Novum Testamentum, Io. (14, 30)
Terentius, Haut. (75-76; 77; 796)
Lexicon index: abhorreo
aerarium
amicus
arundo
auctoritas
aviditas
barbarus
bellicosus
bellum
beneficium
benivolentia
calamitas
civis
cladis
concordia
contemptus
defensio
depopulatio
detrimentum
diligentia
diritas
dominatio
effraenatus
emolumentum
exitium
fides
flagitiosus
formido
formidolosus
fortitudo
fortuna
hostilis
hostis
humanitas
ignavia
imbecillus
immanitas
immundus
impetus
impius
incolumis
incommodo
ingratitudo
iniuria
iniusticia
inscitia
integritas
internicio
invidia
laus
libido
Mahometanus
mendacium
mendax
onerarius
oppugnatio
pax
pecunia
peregrinus
perfidia
periculosus
perniciosus
pietas
pollutio
praeceptum
prudentia
ratio
res agraria
ruina
rusticus
sceleratus
scelus
seditio
Senatus
severitas
superbia
terga dare
terror
tranquillitas
tyrannus
utilitas
veritas
victoria
Onomastic-Persons Index: Ferdinando I d'Aragona 
Antigono II Gonata, re di Macedonia 
Boemi 
Canal Nicolò 
Ciprioti 
Colleoni Bartolomeo 
Cretesi 
Fiorentini 
Gesù Cristo 
Geti 
Hunyadi Giovanni 
Corvino Mattia I 
Paolo II 
Rodii 
Sarmati 
Scipione Africano 
Sforza Francesco I 
Sforza Galeazzo Maria 
Tedeschi 
Turchi 
Valacchi 
Name-Place Index: Andro, isola 
Atene 
Brindisi 
Buda, Ungheria 
Calcide 
Cartagine 
Corinto, Grecia 
Costantinopoli 
Creta 
Danubio, fiume 
Durazzo (Albania) 
Ebro 
Eno (Turchia) 
Eubea 
Euripo 
Italia 
Lemno, isola 
Paleocastro, od. Kastro, Lemno 
Pannonia, regione 
Peloponneso 
Roma 
Sparta 
Tènedo, isola, turco Bozcaada, Turchia 
Ungheria 
Bibliography Citation: Margaret Meserve, News from Negroponte: Politics, Popular Opinion and Information Exchange in the First Decade of the Italian Press, «Renaissance Quarterly», 59 (2006), pp. 440-480. (link)
Salvatore Costanza, Testimonianze epistolari sulla caduta dell'Eubea (1470): la posizione di Filelfo, alter Nestor, in PHILELFIANA. Nuove prospettive di ricerca sulla figura di Francesco Filelfo. Atti del seminario di studi (Macerata, 6-7 novembre 2013), a cura di Silvia Fiaschi, Firenze, Olschki, 2015 (Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. Quaderni di «Rinascimento», 51), pp. 25-46: 35 nota 31, 36 note 34 e 36, 37 nota 38, 41 nota 49.
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. III, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 1400-1407.
Salvatore Costanza, Ungarn, Byzantinische Welt und Türkenkrieg in Filelfos Episteln, in Byzanz und das Abendland VII. Studia Byzantino-Occidentalia, herausgegeben von Erika Juhás, Budapest, Eötvös-József-Collegium, 2021 (Antiquitas, Byzantium, Renascentia XLII), pp. 51-86: 72-75. (link)
Salvatore Costanza, Johannes Hunyadi und Matthias Corvinus in Filelfos Episteln: Laus Hungariae und Türkenkrieg, «Acta Antiqua Academiae Scientiarum Hungaricae», 62 (2022) 1–3, pp. 25–43: 27-28, 36, 40-41.
Responsible: Salvatore Costanza (2015-06-09)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-05-16)
Last edit: 2-Mar-2023
Creation: 2-Mar-2023
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