Cum antea semper, tum maxime hoc tempore omne mihi, mi praestantissime Cicche

quod omnibus in rebus mihi semper ades adiutor, affectione fere pari ratione superior. Vale.

F. ringrazia Cicco Simonetta per il sostegno ed il conforto tributatogli in occasione della morte del figlio Federico Francesco, la cui perdita lo ha sconvolto profondamente, prostrandolo intimamente. Quest'ultimo era eccellente per ingegno d'intelletto e bellezza fisica e preannunciava tutte le migliori aspettative per il futuro. Dunque a 77 anni F. si vede orbato del figlioletto, dimenticando che egli è destinato ad una vita migliore e più felice nella beatitudine celeste rispetto alle procelle della vita terrena. Perciò non sopporta virilmente il lutto e non si persuade di questi ed altri argomenti che ha usato varie volte per consolare uomini importanti e principi in circostanze analoghe, per esempio la transitorietà della condizione umana ed il comune destino mortale e la necessità della separazione dell'anima dal corpo. Nondimeno ringrazia fervidamente Cicco per la costante protezione ed il vigile soccorso esercitati nei suoi riguardi.