Lettera al vesc. Sagramoro Sagramori sulla sua salute con interpretazione di un presagio divinatorio della pestilenza

Opera Data: Epistolae collectae XLVI 26
Recipient: Sagramori Sagramoro 
Authors: Filelfo Francesco 
Language: Latino
Incipit: 
Ex litteris tuis quas ex Fulgineo dedisti ad me XVII Kalendas Octobres, intellexi quod maxime cupiebam
Explicit: 
Nunquam ita, ut hoc amo, excrevit Tiberis, quin universae Italiae ingentem calamitatem significaverit. Deus bene vertat. Vale, pater amplissime. Et me sanctissimo domino nostro quamhumillime commenda.
Attested date: Ex Mediolano, V. Kal. Octobres MCCCCLXXVI.
Place: Milano
Normalized date: 27-Sep-1476
Keywords: catastrofi naturali
curia romana
medicina
pestilenza
Regesto: 
Dalla risposta inviatagli dal vesc. Sagramoro Sagramori, F. si rallegra di saperlo in buona salute; si era diffusa, infatti, la voce che due suoi domestici fossero morti a causa della pestilenza. Deve, infatti, vivere ancora a lungo, beneficando e soccorrendo gli amici. F. si contrista per il lutto di Bonifacio Canicola, rimasto vedovo, ed annuncia che la pestilenza è ora arrivata a Pavia, ma il segno premonitore è stato l'esondazione del Tevere, un 'omen' negativo, che ha annunciato una rovina imminente per tutta l'Italia.
Lexicon index: dignitas
emolumentum
pestilens morbus
Romana Curia
rumor
Onomastic-Persons Index: Canicola Bonifacio 
Name-Place Index: Foligno 
Italia 
Pavia 
Tevere, fiume 
Bibliography Citation: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. IV, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1868.
Responsible: Salvatore Costanza (2015-06-06)
Reviewer: Chiara Kravina (2023-03-02)
Last edit: 24-Jan-2023
Creation: 24-Jan-2023
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