Taenarias fauces et debellata profundi

Antra adeunt magnoque cauant cum murmure montes.

La prima sezione del poema 'De raptu Cerberi' è dedicata al resconto dell'incontro di Ercole-Alcide con il giovane Hylas (Ila), riconosciuto tra le anime in attesa di attraversare l'Acheronte, durante l'ascesa dell'eroe nell'oltretomba. Entrambi si erano imbarcati con Giasone per accompagnarlo alla ricerca del vello d’oro; durante una sosta, i due erano scesi in cerca di una fonte d’acqua dolce; non appena Ila si era chinato per abbeverarsi, le Naiadi della fonte se ne erano immediatamente innamorate e lo avevano trascinato con loro nel fiume Stigie. Da quel momento Eracle aveva perso ogni traccia del giovane, del quale anche lui si era invaghito, e nella disperazione aveva addirittura accusato gli dei del furto. Durante questo incontro infernale Ila rivela ad Ercole alcuni dettagli successivi alla sua sparizione, intessendo con lui una lunga conversazione: racconta che le Naiadi lo avevano condotto nel regno di Oceano, un luogo di grande bellezza, dove aveva partecipato a una celebrazione nuziale, insieme agli dei e alle altre creature marine e fluviali. I versi finali descrivono la conclusione del banchetto e la partenza degli dei verso l’Olimpo o altre destinazioni sulla terra. Ercole e Ila sono entrambi tormentati da emozioni intense e struggenti.

- Metro: esametro.