Siquis non aliis virum

quando nec tibi deest grata benignitas.

F. elogia Carlo Gonzaga per la sua mirabile generosità, dote che, preminente sulle numerose altre virtù da lui possedute, lo contraddistingue e lo eleva al confronto con gli altri uomini (vv. 1-14). La sua liberalità è addirittura superiore a quella del Pelide Achille il quale, come riferito da Omero, pur essendo valoroso ed invincibile in guerra, restituì a Priamo la salma di Ettore solo su pagamento di un'ingente somma di denaro. Nel Gonzaga trovano invece perfetta sintesi la gloria militare e la spiccata generosità (vv. 15-35). F. lo ringrazia per i doni che gli ha elargito, grazie ai quali potrà affrontare l'inverno senza timore, e gli promette lode e gratitudine nella propria poesia (vv. 36-52).

metro: sistema asclepiadeo quarto