Aviso vostra magnificença che la mia condotta da Roma

ve piace, ché io sono più vostro che mio. Vale.

F. avvisa Lorenzo che la sua assunzione a Roma era stata bloccata poichè era stato falsamente comunicato al papa che F. non aveva affatto intenzione di tenere le sue lezioni e che era troppo vecchio per farlo. Dopo un incontro con Pietro Riario, questo aveva mandato un messo e una lettera sia al papa sia al fratello Girolamo Riario, affinché F. venisse impiegato e gli fosse recapitato un breve del papa. Una volta arrivato il documento, scrive che si metterà in cammino, lasciando la sua famiglia a Milano fino a Pasqua, tanto più che sua moglie era incinta di tre mesi. Smentisce poi la presunta vecchiaia affermando di avere un figlio di sette anni, un altro di cinque anni che il padre di Lorenzo insieme con Federico da Montefeltro fece battezzare da Pigello Portinari, uno di anni quattro e un altro di due anni. Chiede al Medici due favori: il primo è un salvacondotto dalla durata di almeno quattro mesi, simile a quello mandatogli nell’agosto del 1469, affinché possa passare per Firenze; l’altro consiste nel consegnarli il proprio vestito di velluto cremisi foderato con dorsi di pelliccia, da indossare dinnanzi al papa. Annuncia infine di star proseguendo con la sua opera, il De morali disciplina.