Quo diutius expectatae mihi desyderataeque sunt, litterae tuae

consilium vero tuum cum libenter amplector, tum sequar accuratissime. Vale.

F. si rallegra oltremodo delle lettere di risposta ricevute da Bernardo Giustiniani, che ha letto e riletto con estremo piacere. Si è commosso, quindi, per il ricordo del padre Leonardo, al quale lo legava un affetto profondo, questi era un uomo di eccezionale statura, di somma sapienza, non inferiore ad alcuno tra i suoi contemporanei, che F. per i numerosi benefici ricevuti ha amato come un padre e ora venera come un eroe. Quanto a Bernardo di converso F. lo ha ammirato fin da quand'era ragazzo per la sua natura e i suoi costumi irreprensibili e po da adulto ne ha ammirato la grandezza d'animo e la dottrina, per venerarne adesso la sapienza. Adesso Bernardo ha per così dire per diritto ereditario il compito di beneficare F., come già ha fatto con grande munificenza suo padre ed usare la sua carica per provvedere ai suoi bisogni in questi momenti travagliati. Da parte sua F. si atterrà sempre ai suoi consigli, seguendoli scrupolosamente.