Lettera a Ludovico Trevisan per chiedere un incarico in Curia

Opera Data: Epistolae collectae, XXII 26
Recipient: Trevisan Ludovico, cardinale 
Language: Latino
Incipit: 
Quo maiore es animo, pater excellentissime, eo te humaniorem esse ac benigniorem
Explicit: 
ab iis procellis et tempestatibus quottidianis, quo reliquum huius vitae et quietius et utilius transigam. Vale.
Attested date: Ex Mediolano, X Kal. Septembres MCCCCLXIIII.
Place: Milano
Normalized date: 23-Aug-1464
Keywords: autobiografia
epistola commendatizia
lutto
storia
Regesto: 
F. scrive al cardinale Trevisan per chiedergli un incarico in Curia: egli è certamente al corrente che se Niccolò V non fosse morto all'improvviso, F. avrebbe ottenuto ciò che il pontefice gli aveva promesso. Successivamente il poeta aveva riposto tutte le sue speranze nell'ex allievo poi divenuto papa, Pio II. Questi, tuttavia, nonostante le ripetute promesse, non ha mai mantenuto la sua parola e il poeta, ora che il pontefice è morto, ripone tutte le proprie speranze nel nuovo papa, augurandosi che possa essere eletto lo stesso Trevisan.
Lexicon index: concedere naturae
Onomastic-Persons Index: Niccolò V, papa 
Pio II, papa 
Bibliography Citation: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. II, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 1025-1026.
Responsible: Nicoletta Marcelli (2015-03-19)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-06-13)
Last edit: 12-Jun-2023
Creation: 12-Jun-2023
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