Lettera a Ludovico Foscarini con considerazioni sulla sua salute, sul pericolo turco e sull'elezione del nuovo doge di Venezia

Opera: Epistolae collectae XXXVIII 2
Dedicatario/Destinatario: Foscarini Ludovico 
Lingua: Latino
Incipit: 
Qua non mediocriter premebat animi molestia, ea me tuae proximae litterae magna ex parte levavere
Explicit: 
in tanto enim tamque florenti amplissimoque Senatu nihil decerni unquam temere consuevit. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano IIII Idus Augustas MCCCCLXXIII.
Luogo: Milano 
Data normalizzata: 10-ago-1473
Parole chiave / keywords: amicizia
diplomazia, informazioni politico-militari
malattie
silenzio epistolare
storia dell'Impero turco
Regesto: 
F. si dichiara sollevato dall'aver ricevuto la risposta di Ludovico Foscarini, che ha dissipato i suoi timori riguardo al suo persistente silenzio epistolare, addebitandolo agli impegni dei suoi incarichi di governo ed ai suoi problemi di salute. F. si rammarica che Foscarini, pur essendo nel pieno delle sue facoltà mentali ed intellettuali, debba convivere con una spiacevole malattia fisica, ma d'altra parte questi accidenti non dipendono dalla nostra volontà. Gli augura dunque di guarire presto, rimettendosi pienamente in forze. Infine dalle informazioni fornitegli sulla situazione orientale, F. è in qualche misura confortato e trova conferma che il pericolo più grave per la Cristianità proviene dai Turchi e spera che siano vinti ad est da un'altra potenza nemica e Foscarini possa presto inviargli notizie in merito ad una tale disfatta turca. Infine, F. si augura che il nuovo doge nominato dal Senato della Repubblica Veneta dopo la morte del suo predecessore sia dotto e dedito alle lettere, oltre che onesto e serio, come è ovvio che sia.
Indice lessicale: animus
barbarus
contumelia
corpus
diligentia
doctus
fortuna
gravis
gubernaculum
humor
imbecillitas
impetus
internicium
invaletudo
molestia
natura
officium
potestas
praeda
princeps
probus
silentium
validus
Indice onomastico-Persone: Turchi 
Indice onomastico-Luoghi: Italia 
Note: 
Nicolò Tron è il doge deceduto il 28 luglio 1473, al quale fa riferimento F., mentre il suo successore, che F. si augura sia un intellettuale attento alla cultura, non solo un uomo d'armi o un onesto governante, sarà Nicolò Marcello, eletto soltanto il 13 agosto.
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. III, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1596.
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2015-02-20)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-06-13)
Ultima modifica: 9-giu-2023
Creazione: 9-giu-2023
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