Nonis Augustis redditae mihi sunt per Nicodemum Tranchedinum ex Florentia

ostendere observantiam atque pietatem animi mei, sed haec melius fieri quam dici volo. Vale.

Nicodemo Tranchedini ha consegnato le lettere dell'Ammannati a F. Dopo un'ampia professione di gratitudine nei confronti del cardinale, il Tolentinate si sofferma a discutere le lodi della povertà che evidentemente erano contenute nella lettera inviatagli dal Papiense. Filelfo precisa che la povertà può essere desiderabile e degna di essere lodata solo quando non porti alla perdita della dignità e non significhi trovarsi in condizione di assoluta miseria. Informa inoltre l'Ammannati di aver scritto una lunga epistola a Ludovico Foscarini per esortarlo a combattere contro i Turchi. Sollecita il cardinale ad occuparsi del proprio caso e ad intercedere per lui presso il pontefice, Pio II. Le lettere in volgare inviate a F. dall'Ammannati sono state gradite, in particolare quelle recapitate da Agostino Rossi. Riserva ad Ottone del Carretto, suo antico discepolo, una battuta di pungente ironia perché sembra essersi dimenticato di F.
Dopo aver sigillato la lettera, è giunta una breve missiva dell'Ammannati che contiene novità che lasciano ben sperare F. circa la sua posizione a Roma. Risponderà nel dettaglio in un altro momento con più calma.