Lettera a Iacopo Ammannati Piccolomini per sollecitare il suo intervento

Opera: Epistolae collectae XXIII 13
Dedicatario/Destinatario: Ammannati Piccolomini Iacopo, cardinale 
Lingua: Latino
Incipit: 
Quod nihil ad me dederis litterarum post Pii pontificis obitum, non potui non mirari
Explicit: 
ne mihi hac in re adiumento auxilioque sis efficiasque ne frustra tandiu in te sperarem. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, IIII Nonas Octobres MCCCCLXIIII.
Luogo: Milano 
Data normalizzata: 4-ott-1464
Parole chiave / keywords: autobiografia
epistola commendatizia
silenzio epistolare
Regesto: 
F. è sorpreso del fatto che, dalla morte di Pio II, l'Ammannati non gli abbia ancora scritto, specialmente dopo la sua recente richiesta di aiuto. Il poeta teme che il silenzio del cardinale sia dovuto alla preoccupazione di offendere il duca Francesco Sforza, pensando che F. non lo abbia messo al corrente dei propri progetti. Il Tolentinate fornisce rassicurazioni su questo punto e rinnova la propria richiesta di aiuto all'Ammannati.
Indice lessicale: desyderium
inservire Musis
subdubito
Indice onomastico-Persone: Pio II 
Sforza Francesco I 
Riferimenti bibliografici: Iacopo Ammannati Piccolomini, Lettere (1444-1479), a cura di P. Cherubini, Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali-Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, II, 1997 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Fonti, XXV), pp. 532, 549. (link)
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. II, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1048.
Responsabile della scheda: Nicoletta Marcelli (2015-03-19)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-06-11)
Ultima modifica: 9-giu-2023
Creazione: 9-giu-2023
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