Lettera a Girolamo Castelli sullo stato dei rapporti personali alla Corte sforzesca

Authors: Filelfo Francesco 
Opera: Epistolae collectae XXXI 19
Recipient: Castelli Girolamo 
Language: Latino
Incipit: 
Novi iampridem eum esse tuum erga me animum, ut sine ulla mea admonitione nunquam Philelfi tui obliviscaris
Explicit: 
tenes, quid velim quidque facere te mea causa oporteat. Vale.
Attested date: Ex Bononia XV Kal. Novembres MCCCCXVIIII.
Place: Bologna 
Normalized date: 18-Oct-1469
Keywords: autobiografia
Regesto: 
F. invia un breve biglietto a Girolamo Castelli lamentando un suo intervento non richiesto alla Corte di Milano, cui entrambi afferiscono e rammenta la benevolenza del comune signore, presso il quale non vi è bisogno di ricorrere a simulazioni. Pertanto, è necessario parlare apertamente. Delle confidenze fatte da F., Castelli deve saper fare un uso conforme al lecito, senza gettar discredito.
Lexicon index: admonitio
benignus
benivolus
diligentia
humanus
obliviscor
simulo
Note: 
Il "nostro Apollo" cui fa riferimento F. in questo biglietto cortigiano è Galeazzo Maria Sforza, signore di Milano (1444-1476).
Bibliography Citation: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. III, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1338.
Responsible: Salvatore Costanza (2014-07-16)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-06-11)
Last edit: 9-Jun-2023
Creation: 9-Jun-2023
License: 
item.fulltext: With Fulltext
item.grantfulltext: open