Quem laborem mea causa ultro susceperis, tuae ad me ornatissimae litterae facile declarant

nolim tamen ea in re tibi quicquam incommodes utpote qui didicerim nullos tibi esse hoc tempore ovium greges. Vale.

F. ringrazia Giovanni Matteo Trovamala per l'azione svolta in suo favore e proseguita dall'amico, come mostrano le sue lettere e dichiara di essersi affidato prima ai buoni uffici di Giovanni Parasini, il quale poi ha delegato a lui tutto il lavoro, forse per non essere distratto dai suoi studi. F. ha avuto anche l'aiuto del comune amico Bonaccorso da Pisa. Infine, in risposta a Trovamala, lo ringrazia ancora dei formaggi ovini inviatigli, di cui ha fatto buon uso, ma spera che non si sia troppo scomodato, avendo saputo che in questo periodo non ha più greggi di pecore.

Una lettera di ringraziamento per l'invio di formaggi al comune amico Bonaccorso da Pisa, ricordato anche qui, è l'ep. XXXII 9 del 28 giugno 1470. Evidentemente Bonaccorso e Trovamala avevano l'uso di omaggi caseari in favore di F.