Ex litteris, quas dedi heri ad reverendissimum Cardinalem Gonzagam, intelligere potuisti

qua benivolentiae mutua concertatione aeque vinci atque vincere est pulcherrimum. Vale.

F. invia un biglietto di saluti a Giovanni Pietro Arrivabene in calce alla lettera inviata il giorno prima al card. Fr. Gonzaga, del quale egli è segretario. F. si vanta del favore, di cui è oggetto presso il suo signore Galeazzo Maria Sforza, com'è comprovato dalla lettera citata indirizzata al card. Gonzaga. Inoltre ribadisce che si trova ora a Milano, dove vuole fermarsi fino ai primi di settembre, quando promette di rendere una visita a lui ed al suo protettore, una volta passata la calura estiva. Nel frattempo si affida alla sua benevolenza e chiede di essere ugualmente presente nel ricordo suo e del card. Gonzaga, rinnovando ad entrambi la professione di devota amicizia.

La lettera del giorno prima a Fr. Gonzaga, cui fa riferimento F. a Giovanni Pietro Arrivabene, il quale è il segretario del cardinale, è l'ep. XLII 2 (Milano, 18 luglio 1475).