Lettera a Gian Giacomo Simonetta sulla presa di Verona e Padova da parte della Serenissima

Opera Data: Epistolae collectae, XLI 6
Recipient: Simonetta Giovanni Giacomo 
Authors: Filelfo Francesco 
Language: Latino
Incipit: 
Ad ea, quae petisti et de Verona et de Patavio, quo pacto in Venetorum venere dicionem, paucis respondi tibi, etsi quaedam repetenda sunt paulo altius
Explicit: 
quopacto et Patavium et Verona ac item Vicentia in Venetorum potestatem devenerint. Vale.
Attested date: Ex Mediolano XVII Kal. Novembres MCCCCLXXIIII.
Place: Milano
Normalized date: 16-Oct-1474
Keywords: capitani di ventura
diplomazia, informazioni politico-militari
storia
Regesto: 
In risposta ad una richiesta di Gian Giacomo Simonetta, F. traccia la storia della presa di Verona e Padova da parte della Serenissima. In primo luogo Francesco II da Carrara, signore di Padova, sfuggì alla prigionia di Gian Galeazzo Visconti, primo duca di Milano e si alleò, quindi, contro di lui impegnato in una strenua guerra contro Firenze. Nello stesso periodo infuriava la guerra tra Milano e la Serenissima attaccata anche da Luigi I d'Ungheria, il quale si era impadronito della Dalmazia e di Cividale del Friuli con l'aiuto degli Anconetani, mentre i Genovesi avevano occupato Chioggia. In quest'estrema difficoltà per la Serenissima minacciata della sua sopravvivenza, con la sola neutralità di Niccolò III d'Este, signore di Ferrara, Francesco da Carrara scelse di allearsi con Venezia, ritenendo un pericolo più grave per lui la supremazia genovese. Pertanto impedì i rifornimenti di vettovaglie provenienti da Creta e diretti ai Genovesi asserragliati a Chioggia, costringendoli alla resa per l'inedia. Frattanto Gian Galeazzo Visconti che aveva terrorizzato tutta l'Italia, compiendo ovunque gesta memorabili e spedizioni militari degne di menzione, morì, lasciando quattro figli minorenni sotto la reggenza di Caterina Visconti, figlia dello zio Bernabò. Da parte sua il Carrarese dimentico dei benefici ricevuti dai Veneziani, i quali gli avevano permesso di riacquistare e mantenere la signoria di Padova si inimicò con loro, fino a distruggere il suo stato. Difatti attaccò Verona sottraendola in modo subdolo al dominio visconteo, rappresentato dalla reggenza di Caterina Visconti, vedova di Gian Galeazzo. Ma i Veronesi e i Vicentini insofferenti al nuovo dominio del Carrarese preferirono arrendersi a Venezia, che poté così realizzare la definitiva conquista di Verona e in seguito della stessa Padova, sebbene i sudditi serbassero qui intatta per tradizione inveterata la fedeltà verso il dominio dei Carraresi, sopportando strenuamente un duro assedio. In questa circostanza Venezia aveva il migliore capitano di ventura del momento, Galeazzo da Mantova e infine Padova dovette capitolarle per fame, esaurita ogni scorta e riserva alimentare. Mentre Francesco II da Carrara trattava la resa con la clausola d'incolumità per sé e per i suoi familiari, il popolo incostante nei suoi atteggiamenti in tumulto si sollevò e consegnò lo stesso signore insieme con suo figlio Francesco III agli ambasciatori veneziani, per cui furono condotti in prigione e uccisi poco tempo dopo. Ecco dunque il resoconto fedele degli avvenimenti a favore della curiosità storica di G.G. Simonetta.
Lexicon index: bellum
beneficium
clamor
dicio
dimicatio
fides
formidabilis
iniuria
labor
mobilis
pugna
recupero
tumultus
Onomastic-Persons Index: Anconetani 
Carrara Francesco I da, signore di Padova 
Carrara Francesco II da, signore di Padova 
Carrara Francesco III da 
Carrara Jacopo da, figlio di Francesco II 
Cattaneo Galeazzo, detto Galeazzo da Mantova 
Este Niccolò III d' 
Genovesi 
Luigi I d'Ungheria, il Grande 
Visconti Antonio, figlio illegittimo di Gian Galeazzo 
Visconti Bernabò, signore di Milano 
Visconti Caterina, vedova e cugina di Gian Galeazzo 
Visconti Gabriele Maria, figlio illegittimo di Gian Galeazzo 
Visconti Gian Galeazzo 
Visconti Giovanni Maria, duca di Milano 
Name-Place Index: Chioggia 
Creta 
Genova 
Padova 
Verona 
Vicenza 
Bibliography Citation: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. IV, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 1695-1697.
Responsible: Salvatore Costanza (2015-04-23)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-06-04)
Last edit: 27-Apr-2023
Creation: 27-Apr-2023
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