Stultorum, ut est in vetere proverbio, plena sunt omnia

quo admoniti resipiscant et ad sanitatem redeant. Vale vir amicissime atque optime.

F. desidera condividere con il giurista e letterato Giacomo Dal Pozzo un episodio spiacevole occorsogli: il poeta ha composto un eulogio per Catone Sacco [poi confluito nell'opera De iocis et seriis, libro VIII 30], nel cui ultimo distico ricorre la parola "Ticinum". Alcuni detrattori del F. a torto lo hanno accusato di aver attribuito erroneo valore prosodico a quella parola e, per dimostrare la loro ignoranza, il poeta cita una serie di passi di autori classici e medievali a supporto della propria scelta (Beda, De metrica arte; Silio Italico, Punica; Plinio il Giovane, Epistole; Marziale, Epigrammi; Claudiano, De sexto consulatu Honorii Augusti).

- Il testo dell'eulogio per Catone Sacco è pubblicato in Adam, pp. 253-254. La scelta del destinatario lascia supporre l'esistenza di un legame di amicizia tra il Dal Pozzo e il Sacco, i quali per un certo periodo furono colleghi allo studio di Pavia.