Lettera a Gerardo Colli consigliandogli di non ingaggiare una contesa con lui

Dati opera: Epistolae collectae, XXI 2
Dedicatario/Destinatario: Colli Gerardo 
Lingua: Latino
Incipit: 
Si in ore duorum aut trium testium stat omne verbum, longe melior mea causa est quam tua
Explicit: 
quare si sapis, fac quod peto et vale cum ostreis tuis et amygdalorum cumulo.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, XVII Kal. Apriles MCCCCLXIIII.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 16-mar-1464
Parole chiave / keywords: amicizia
cibi e alimentazione
cultura materiale
scambi di doni
Regesto: 
Adottando un linguaggio criptico e metaforico, F. consiglia all'amico di non intraprendere una contesa con lui. Inoltre, procede ad un gioco di parole per cui si meraviglia che il Colli non abbia più capperi sotto sale (cappares), visto che dalle sue parti c'è sempre abbondanza di capre (caprarum). Poi si lamenta di non aver ricevuto le uova sotto sale che gli aveva promesso; riceverebbe in qualsiasi momento volentieri anche un po' di grano saraceno. Forse per la troppa astinenza praticata in tempo di quaresima, il Colli ha perso le proprie facoltà intellettive. F. saluta scherzosamente l'amico insieme con le sue ostriche e le sue mandorle.
Indice lessicale: amygdalum
capparis
capra
mullus
ostrea
taricus (tarichus)
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. II, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 994.
Responsabile della scheda: Nicoletta Marcelli (2014-10-20)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-31)
Ultima modifica: 20-apr-2023
Creazione: 20-apr-2023
item.fulltext: With Fulltext
item.grantfulltext: open