Preghiera per la guarigione di Carlo Gonzaga

Dati opera: Odae III 2
Dedicatario/Destinatario: Gonzaga Carlo 
Fonti: Berlin, Staatsbibliothek - Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 511, ff. 60r-62v
Cesena, Biblioteca Malatestiana, S. 23,5, ff. 63v-66v
Chicago, Newberry Library, 103.8, ff. 45r-47r
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 701, ff. 56r-59r
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 11518, ff. 62v-65v
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 33.34, ff. 60r-63r
Francisci Philelfi Odae, Brixiae, 1497, ff. f2v-f4v
Paris, Bibliothèque Nationale de France, Lat. 8127, ff. 58v-61v
Lingua: Latino
Incipit: 
O tu, quem Mariae venter ab aethere
Explicit: 
si tolli nequit, urgeat.
Parole chiave / keywords: encomio
etica
malattie
prosopografia
Regesto: 
F. rivolge in apertura la propria preghiera a Cristo perché protegga Carlo Gonzaga, affetto e prostrato da una terribile febbre (vv. 1-12). Si innesta qui la 'laudatio' del personaggio, ricondotto alla nobile stirpe di quei Gonzaga discendenti della mitica Manto, ma superiore a tutti i suoi avi per onore e meriti personali (vv. 13-24). L'encomio di Carlo si estende dalla sua prestanza fisica, per cui gode di un corpo perfetto e di membra agili (vv. 25-32), alle sue virtù morali, in particolare l'integrità e la rettitudine, doti che lo rendono pari agli dei (vv. 33-40). Egli nutre inoltre una profonda fede in Dio: la 'pietas' e la devozione per la religione cristiana lo guidano in ogni azione e lo rendono grande presso i mortali (vv. 41-60); anche il suo imperturbabile senso della giustizia e il dolce fluire della sua eloquenza non conoscono pari (vv. 61-72); eccellente e virtuoso sia in pace che in guerra, nessun voltafaccia della fortuna può piegarlo del tutto (vv. 73-80). Di qui l'esortazione a rifuggire l'eccesso e a perseguire sempre la morale del giusto mezzo: solo così Carlo potrà vincere l'invidia dei suoi avversari, che ripetutamente lo attaccano con nuove insidie (vv. 81-92). Nel finale, con schema circolare, F. torna a rivolgere a Cristo la preghiera di guarigione per Carlo: lo liberi dalla febbre che lo affligge e, se proprio non può eliminare l'invidia che lo perseguita, almeno la renda più lieve e tollerabile (vv. 93-116).
Indice lessicale: belliger
bisaureus
clipeus
conditor
decus
eloquium
febris
fides
forma
fortuna
integritas
invidiosus
iubar
iusticia
licentia
livor
magnanimus
mens
moderatus
multiplex
natura
necessitas
nectar
pietas
proavus
probitas
protervitas
prudens
ratio
religio
rutilus
saemen
sagulum
splendidus
toga
turben
virtus
Indice onomastico-Persone: Apollo 
Ercole 
Gesù Cristo 
Manto 
Muse 
Note: 
metro: sistema asclepiadeo secondo
Riferimenti bibliografici: Gabriella Albanese, Le raccolte poetiche latine di Francesco Filelfo, in Francesco Filelfo nel quinto centenario della morte. Atti del XVII Convegno di Studi Maceratesi (Tolentino, 27-30 settembre 1981), Padova, Antenore, 1986, pp. 389-458.
Francesco Filelfo, Carminum libri, edizione critica a cura di Veronica Dadà; prefazione di Paolo Pontari, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2020 (Hellenica, 85), pp. 261-5.
Responsabile della scheda: Veronica Dadà (2015-09-28)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-03-13)
Ultima modifica: 20-apr-2023
Creazione: 20-apr-2023
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