Ode di rimprovero a Carlo Gonzaga per aver abbandonato Filelfo nella Milano sconvolta dalla peste
Authors: Filelfo Francesco
Opera: Odae III 9
Source: Berlin, Staatsbibliothek - Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 511, ff. 74r-76v
Cesena, Biblioteca Malatestiana, S. 23,5, ff. 79r-82r
Chicago, Newberry Library, 103.8, ff. 75r-78r
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 701, ff. 70r-72v
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 11518, ff. 78r-81r
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 33.34, ff. 74r-76v
Francisci Philelfi Odae, Brixiae, 1497, ff. g4v-g6r
Paris, Bibliothèque Nationale de France, Lat. 8127, ff. 72v-75r
Cesena, Biblioteca Malatestiana, S. 23,5, ff. 79r-82r
Chicago, Newberry Library, 103.8, ff. 75r-78r
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 701, ff. 70r-72v
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 11518, ff. 78r-81r
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 33.34, ff. 74r-76v
Francisci Philelfi Odae, Brixiae, 1497, ff. g4v-g6r
Paris, Bibliothèque Nationale de France, Lat. 8127, ff. 72v-75r
Link: http://catalogoaperto.malatestiana.it/elenco-libri/libro/?saggioid=SX.23.05
https://digi.vatlib.it/view/MSS_Urb.lat.701
https://digi.vatlib.it/view/MSS_Vat.lat.11518
http://mss.bmlonline.it/?search=Plut.33.34
https://archivesetmanuscrits.bnf.fr/ark:/12148/cc67391b
https://digi.vatlib.it/view/MSS_Urb.lat.701
https://digi.vatlib.it/view/MSS_Vat.lat.11518
http://mss.bmlonline.it/?search=Plut.33.34
https://archivesetmanuscrits.bnf.fr/ark:/12148/cc67391b
Language: Latino
Incipit:
Quam mihi nunc opus est mea lux, Gonzaga, latinae
Explicit:
Ipse metu pereo, Lyda perit venere.
Keywords: amicizia
autobiografia
invettiva
passioni amorose
pestilenza
autobiografia
invettiva
passioni amorose
pestilenza
Regesto:
F. si rammarica con il Gonzaga per averlo abbandonato nella Milano sconvolta dalla peste; ricordando la profonda amicizia e l'affetto incondizionato che lo legava a Carlo, auspica di potersi ricongiungere a lui, fuggitivo per dissapori insorti con la classe dirigente milanese (vv. 1-18). F. si dichiara smarrito e incerto sulla risoluzione da prendere di fronte a quel flagello, che ha prostrato la città e causato innumerevoli vittime (vv. 19-24). Rievoca così un quadro della Milano precedente alla peste, 'locus amoenus' favorito dalla collocazione geografica, dal clima, dalla fertilità dei campi e dall'abbondanza dei corsi d'acqua (vv. 25-34): tutto ciò viene via via annullato dal rapido espandersi della pestilenza, che rende la stessa esistenza dei cittadini costantemente in bilico tra la vita e la morte; F. ascrive la causa del flagello all'ira divina nei confronti del 'vulgus', che non ha tributato al Visconti onorevoli esequie, condannando anche gli innocenti a scontare quella pena collettiva (vv. 35-46). Impossibilitato a lasciare la città appestata e smarrito circa il destino che lo attende, F. di nuovo rimprovera Carlo per averlo abbandonato senza più dare alcuna notizia di sé; la stessa sorte, del resto, ha riservato alla sua amante Lida (vv. 47-58). Lo mette poi in guardia dai voltafaccia della Fortuna, che gli è momentaneamente favorevole, proteggendolo sotto la Repubblica di Venezia, ma potrebbe presto tornare a mostrarsi ostile: in questo caso, solo una 'virtus' salda e degli amici fidati costituiscono una sicura àncora di salvezza (vv. 59-68). F. si colloca appunto nel novero di quegli amici, per cui esorta il Gonzaga a spiegare i motivi del suo abbandono e del successivo silenzio (vv. 69-72). Passa infine a raffigurargli lo stato di afflizione in cui vive Lida, che quotidianamente si dispera per la sua assenza e invoca la morte (vv. 73-90); manda talora la propria serva da F. per chiedere notizie di lui e si consuma di giorno in giorno per il proprio amore infelice (vv. 69-98).
Lexicon index: amicus
amor
atrox
decus
exitiosus
fallax
febris
fortuna
ingurgito
livor
lues
lux
multifluus
mutabilis
oblivio
obstrepo
osculum
pestis
plebes
profugus
salus
scelus
spes
tabella
tenebrae
teterrimus
versutus
virtus
amor
atrox
decus
exitiosus
fallax
febris
fortuna
ingurgito
livor
lues
lux
multifluus
mutabilis
oblivio
obstrepo
osculum
pestis
plebes
profugus
salus
scelus
spes
tabella
tenebrae
teterrimus
versutus
virtus
Note:
metro: distico elegiaco
Bibliography Citation: Gabriella Albanese, Le raccolte poetiche latine di Francesco Filelfo, in Francesco Filelfo nel quinto centenario della morte. Atti del XVII Convegno di Studi Maceratesi (Tolentino, 27-30 settembre 1981), Padova, Antenore, 1986, pp. 389-458.
Francesco Filelfo, Carminum libri, edizione critica a cura di Veronica Dadà; prefazione di Paolo Pontari, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2020 (Hellenica, 85), pp. 291-6.
Francesco Filelfo, Carminum libri, edizione critica a cura di Veronica Dadà; prefazione di Paolo Pontari, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2020 (Hellenica, 85), pp. 291-6.
Responsible: Veronica Dadà (2015-09-28)
Reviewer: Chiara Kravina (2023-03-13)
Last edit: 20-Apr-2023
Creation: 20-Apr-2023
License:
item.fulltext: With Fulltext
item.grantfulltext: open
Appears in Collections: 03. Philelfiana Re.Phi.Lex. - Repertorium Philelfianum Lexicographicum