Lettera a Galeazzo Maria Sforza chiedendo che gli siano pagati i mesi di stipendio arretrato

Dati opera: Lettere volgari, 34
Dedicatario/Destinatario: Sforza Galeazzo Maria 
Fonti: Milano, Archivio di Stato, Autografi dei Letterati Italiani, 127,3, int. 1, f. 17
Lingua: Volgare
Incipit: 
Credo se ricorda la excellentia vostra haverme scripto per vostra lettera
Explicit: 
non potreste havere da me servitio che buon fusse. Raccommandandome humilmente a l’excellentia vostra
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, II Martii 1469.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 2-mar-1469
Parole chiave / keywords: autobiografia
credito
Regesto: 
F. rammenta al duca la lettera in cui a settembre aveva promesso che il poeta sarebbe stato pagato mensilmente con regolarità fino a gennaio. Dall'inizio dell'anno sono passati altri due mesi, ma il poeta non è stato pagato, per cui fa presente allo Sforza che in una simile situazione gli è impossibile svolgere i propri compiti, poiché chi ha fame non può cantare. Chiede, dunque, di essere pagato mese per mese affinché possa provvedere alle proprie necessità.
Indice lessicale: dignare
provesione
Riferimenti bibliografici: Giovanni Benadduci, Prose e poesie volgari di Francesco Filelfo raccolte e annotate, «Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le province delle Marche», 5 (1901), pp. 1-261: 165. (link)
Francesco Filelfo, Corrispondenza. Coordinamento scientifico di Silvia Fiaschi. I. Lettere volgari, edizione critica e commento a cura di Nicoletta Marcelli, Firenze, Sismel-Edizioni del Galluzzo, 2019 (Edizione nazionale dei testi mediolatini d'Italia. Serie 1, 27; Edizione Nazionale dei Testi Mediolatini d’Italia, 53), pp. 118-119 nr. 34. (link)
Responsabile della scheda: Nicoletta Marcelli (2015-06-22)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-03-02)
Ultima modifica: 10-mar-2023
Creazione: 10-mar-2023
item.fulltext: With Fulltext
item.grantfulltext: open