Lettera scherzosa a Fabrizio Elfiteo di rimprovero per il suo silenzio

Dati opera: Epistolae collectae XLV 45
Dedicatario/Destinatario: Elfiteo Fabrizio 
Lingua: Latino
Greco Antico
Incipit: 
Qui me quandoque incusare sis solitus quod tibi nihil scriberem, debes, si per Tacitam tibi tuam licuerit, cogitare accusandusne
Explicit: 
ut nullum tibi supersit tempus, nedum ad scribendum, sed ne ad loquendum quidem. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, VI Kal. Augustas MCCCCLXXVI.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 27-lug-1476
Parole chiave / keywords: amicizia
paragone
silenzio epistolare
Regesto: 
F. invia un biglietto scherzoso di polemica riguardo il silenzio epistolare di Fabrizio Elfiteo, il quale non trova tempo di scrivergli, dal momento che rivaleggia con Numa Pompilio, impegnato giorno e notte in colloquio con la ninfa e si è unito alla Tacita Musa, la dea del riserbo e della scarsa loquacità.
Indice lessicale: litterae
nuncius
provoco
scribo
σιωπάω
Indice onomastico-Persone: Numa Pompilio 
Tacita Muta 
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. IV, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 1842-3.
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2015-06-01)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-03-07)
Ultima modifica: 10-mar-2023
Creazione: 10-mar-2023
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