Ni te plurimum diligam, mi Francisce, atque magnifaciam, sim censendus ingratus

Nihil enim est quod malim quam omnia tibi (quaecunque tandem ea futura sint) perlibenter gratificari. Vale.

F. invia una lettera di ringraziamento a Francesco Aicardi Visconti, che si è mostrato due volte estremamente munifico nei suoi confronti, pur senza essere sollecitato da alcuna richiesta. Ha agito così in modo degno del compianto padre, Giorgio Aicardi Visconti, detto Scaramuzza e dello zio Alessandro, due uomini illustri, legati entrambi da una salda amicizia con F., il quale si augura ora di poter dimostrare la sua gratitudine a Francesco.