Nisi plurimum diligam singularem tuam in me diletionem et observantiam

de re illa omni certiorem facito et sanctitati Domini Nostri me quam devotissime commendato. Vale.

Da quando il Condulmer è partito da Milano si è dimostrato assai servizievole alle richieste di F. e quest'ultimo non ha mancato, a sua volta, di chiedere a Giovanni Pietro Mantovano [Arrivabene], ciò che Gabriele desiderava. F. vuole essere informato circa il vescovo Legionense [Antonio Giacomo Venier, vescovo di Leon] e comunica all'amico di aver consegnato i primi otto libri della Sforziade al medesimo Giovanni Pietro, perché li restituisca a Battista Parrisiani a Tolentino, a cui anche il Condulmer ha già fatto recapitare lettere di F.
Chiede, inoltre, all'amico di essere tenuto al corrente circa i progressi del suo lavoro e di essere raccomandato presso il papa [Paolo II].