Lettera a Catone Sacco sui triplicia bona

Dati opera: Epistolae collectae V 7
Dedicatario/Destinatario: Sacco Catone 
Lingua: Latino
Incipit: 
Quis te non amet atque magnifaciat Cato
Explicit: 
quod si teipsum collegeris aliter sentias. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano iiii Nonas Iunias Mccccxl.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 2-giu-1441
Parole chiave / keywords: filosofia
Regesto: 
In risposta alle questioni sollevate dal giureconsulto Catone Sacco, F. riprende la discussione sulla morte svolta da Cicerone nelle Tusculanae. Ammettendo che la morte sia un male, non ne segue che la vita sia in tutto e per tutto miseria: i tanti mali e le tante mancanze nella vita degli uomini non bastano a rendere infelice chi dispone di altri beni, in particolare della virtù. A proposito del termine clepsydra, F. spiega che è formato dal greco κλέπτω e ὕδωρ: il primo significa rubare ma è anche connesso all’idea di velare e nascondere – il verbo κλέπτω deriva da καλύπτω (copro, avvolgo, velo), donde anche ἀποκαλύπτω e ἀποκάλυψις, che per l’apostolo Giovanni significa appunto revelatio. Clepsydra significa sia fonte sia orologio: vi è infatti in Atene una fonte con quel nome, che scorre sotterraneamente ma i cui flussi arrivano in superficie attraverso un’apertura, secondo ritmi di crescita e diminuzione dell’acqua che permettono di misurare il tempo. Quando Cicerone usa la parola clepsydra (Tusc. II 67), lo fa intendendo l’orologio. F. si diffonde poi in un’analisi del latino hora, che deriverebbe dal termine greco per urina. Tornando alla filosofia morale, F. riprende la nozione di triplicia bona: spiega che i beni sono quelli dell’animus, del corpo, e della fortuna (che rispetto ai primi due generi sfuggono alla nostra potestas); ricorda anche il socratico Antistene, per il quale i beni del corpo e della fortuna non sono positivi o negativi in sé, ma diventano commoda o incommoda a seconda di come vengono usati; e chiude riprendendo la discussione sulla morte svolta da Cicerone nelle Tusculanae con cui aveva aperto la lettera.
Autori e testi citati: Cicero, Tusc.
Indice lessicale: aqua
bona
clepsydra
commoda
fons
fortuna
hora
horologium
incommoda
indifferentia
mala
miseria
mors
revelatio
urina
virtus
κλέπτω
ἀποκάλυψις
ἀποκαλύπτω
ὕδωρ
Indice onomastico-Persone: Accademici 
Antistene 
Aristotele 
Bartolo da Sassoferrato 
Peripatetici 
Platone 
Socrate 
Stoici 
Ubaldi Baldo degli 
Indice onomastico-Luoghi: Atene 
Egitto 
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. I, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 290-292.
Responsabile della scheda: Gian Mario Cao (2014-12-18)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-22)
Ultima modifica: 10-mar-2023
Creazione: 10-mar-2023
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