Cum ad quintum Idus Iunias scripsissem tibi, pater modestissime, petissemque

quaedam regaliaque dona et apparatus nobis renunciabantur. Vale.

Dall'ultima lettera inviata al Patrizi F. non ha più avuto sue notizie circa il volume di Ammiano Marcellino: il poeta teme che il silenzio sia dovuto ai problemi intestinali del Patrizi. Chiede all'amico di essere rassicurato sia sulla sua salute che sulla questione di Ammiano. Vorrebbe inoltre avere qualche notizia circa il fastoso corteo nuziale (che passerà per Reggio Emilia); in particolare, vorrebbe sapere se, come hanno fatto gli altri principi, anche Borso d'Este si appresta a preparativi certamente degni dell'occasione.

Il corteo nuziale a cui si riferisce F. è quello di Ippolita Sforza, la quale andava a raggiungere lo sposo Alfonso d’Aragona a Napoli e, tra le varie tappe, si fermò anche a Reggio Emilia per espresso volere di Borso. Sull'evento si veda il poema di Antonio Cornazzano, "De excellentium virorum principibus ab origine mundi".