Coepisti tandem sua restituisse parenti

sectaris, munus solveris omne mihi.

F. riceve con piacere i 'munera' dovutigli dal figlio (vv. 1-6); introduce quindi l'opposizione 'divitiae' vs 'virtus', rimarcando il carattere effimero e caduco delle ricchezze terrene - di cui vari 'exempla' paradigmatici dell'antichità hanno dato prova - ed esaltando di contro la vera 'virtus', unica dispensatrice di gloria eterna (vv. 7-18). Proprio grazie alla sua virtù, Gian Mario si è conquistato i favori di Ludovico di Savoia: F. se ne compiace, esortando il figlio a rendere debitamente grazie al signore per i riconoscimenti tributatigli, cui deve la propria fama di poeta, e a ricambiare tanta benevolenza con degne lodi (vv. 19-34). La sua lode sia rivolta anche a Martin le Franc, poeta di fama consolidata che tanti favori ha rivolto a Gian Mario (vv. 35-40; 49-50): F. esprime la propria stima per il personaggio, cui dispiega il suo encomio (vv. 41-48), e ricorda infine al figlio di esercitare sempre la 'virtus' (vv. 51-52).

- Metro: distico elegiaco.