Ode ad Andrea Alamanni con l'esortazione a moderare la dedizione alla vita coniugale per non trascurare le Muse

Dati opera: Odae III 5
Dedicatario/Destinatario: Alamanni Andrea 
Fonti: Berlin, Staatsbibliothek - Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 511, ff. 68r-70v
Cesena, Biblioteca Malatestiana, S. 23,5, ff. 72v-75v
Chicago, Newberry Library, 103.8, ff. 51v-53v
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 701, ff. 64v-67r
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 11518, ff. 71v-74v
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 33.34, ff. 68r-70v
Francisci Philelfi Odae, Brixiae, 1497, ff. f8v-g2r
Paris, Bibliothèque Nationale de France, Lat. 8127, ff. 66v-69r
Lingua: Latino
Incipit: 
Andrea, dum placida nobis munuscula mittis
Explicit: 
ne desidis nomen reus subeas viri.
Parole chiave / keywords: amicizia
satira
silenzio epistolare
vita coniugale
Regesto: 
F. ringrazia l'Alamanni per i doni recatigli, lodando la generosità come egregia virtù dell'animo, ma lo rimprovera per non aver osservato il principio del giusto mezzo nel suo elargire, e inoltre per avergli fatto recapitare i doni senza alcun biglietto di accompagnamento (vv. 1-17). Chiede dunque quale sia la causa del suo silenzio e perché non faccia uso dell'eloquenza che eppure lo adorna (vv. 18-24); domanda anche direttamente alle Muse il motivo di un tanto insolito tacere da parte dell'amico (vv. 25-30).
Sebbene l'Alamanni abbia sempre tentato di tenersi lontano dalla maldicenza per mantenere così la stima dei buoni, l’essere oggetto di satira gli fu causa di un effetto opposto, esponendolo all’invidia e alle rivalse (vv. 31-46). Come un uomo che abbia assunto volontariamente un peso troppo gravoso, Andrea ha preso moglie, e si dedica quotidianamente ai doveri del matrimonio, aspirando a diventare padre e trascurando di contro il culto delle Muse (vv. 47-66). Stabilito dunque che il motivo del silenzio è il nuovo ruolo di marito assunto con eccessiva sollecitudine, F. lo esorta alla moderazione anche sotto questo aspetto, cosicché una pausa dalla frenetica attività amorosa sia produttiva tanto nei confronti della moglie e della famiglia, quanto nel riavvicinarlo alle Muse (vv. 67-78). Di conseguenza, non abbia timore di scrivere lettere di accompagnamento ai doni da mandare agli amici: suo dovere sarà quello di respingere l'invidia altrui, per non soggiacere alla fama di uomo indolente (vv. 79-98).
Indice lessicale: amor
benignus
bonitas
chelys
deprecator
doctus
donum
eloquium
fons
fundum
gratus
improbus
iniuria
intercapedo
invidia
labor
laqueus
lingua
liquor
livor
malignus
maritus
mediocriter
medium
modus
munus
munusculum
otium
pestis
pondus
probatus
probitas
pudibundus
saemen
satyra
seges
silentium
susurrus
taciturnitas
tremendus
uxor
virtus
voluptas
vomis
vulgus
Indice onomastico-Persone: Apollo 
Cupido 
Muse 
Pitagora 
Venere 
Indice onomastico-Luoghi: Elicona, monte 
Note: 
metro: distico elegiaco (vv. 1-24); sistema distico di asclepiadeo e gliconeo (vv. 25-30); strofe saffica (vv. 31-66); trimetro giambico (vv. 67-98)
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Carminum libri, edizione critica a cura di Veronica Dadà; prefazione di Paolo Pontari, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2020 (Hellenica, 85), pp. 278-82.
Responsabile della scheda: Veronica Dadà (2015-09-28)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-03-10)
Ultima modifica: 10-mar-2023
Creazione: 10-mar-2023
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