Lettera d'invettiva a Bonaccorso da Pisa per l'appropriazione di alcuni libri

Opera: Epistolae collectae XLIII 28
Dedicatario/Destinatario: Bonaccorso da Pisa 
Lingua: Latino
Incipit: 
Scitus profecto tu homo es, qui velis me promisisse quae ne sopnians quidem promisi unquam (volumina nescio quae ex Urbe ad te dare)
Explicit: 
cuius sane iudicium diffugere non poteris, cum te damnabit ingratitudinis. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Urbe, III Nonas Martias MCCCCLXXVI.
Luogo: Roma 
Data normalizzata: 5-mar-1476
Parole chiave / keywords: invettiva
Regesto: 
F. scrive un'invettiva contro Bonaccorso da Pisa, accusato di essersi appropriato di alcuni libri che, a suo dire, Filelfo gli avrebbe promesso di dare a Roma, cosa che l'autore nega categoricamente. Pertanto F. smaschera la sua cattiva astuzia e lo accusa di ingratitudine, invocando a testimone di ciò la moglie Dorotea.
Indice lessicale: argutia
callidus
ingratitudo
promitto
Indice onomastico-Persone: Dorotea 
Indice onomastico-Luoghi: Roma 
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. IV, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1784.
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2015-05-19)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-02-27)
Ultima modifica: 2-mar-2023
Creazione: 2-mar-2023
Licenza di utilizzo: 
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