Lazarus Pagnanus, Mediolanensis mercator, venit mane ad me domi salutatum verbis tuis; qui tuo etiam nomine quaesivit

Cura igitur ut illico ad vos eam. Vale, et me sanctissimo domino nostro quamhumillime commenda.

F. scrive al vescovo Sagramoro Sagramori di aver ricevuto la visita del mercante milanese Lazzaro Pagnano, presentatosi a suo nome. F. l'ha accolto con grande familiarità per rispetto di Sagramori e, alla domanda sulla sua salute, ha risposto di star bene e in ottima forma. Quanto allo spirito, si rallegra del prossimo rientro a Roma, dove spera di poterlo incontrare in un clima di ritrovata letizia.