Lettera al figlio Senofonte riguardo alla sua malattia con consigli terapeutici

Opera Data: Epistolae collectae XXXI 69
Recipient: Filelfo Senofonte 
Authors: Filelfo Francesco 
Source: Firenze, Biblioteca Riccardiana, 763, f. 512v
Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, 873, f. 376v
ed. Venetiis 1502 (G. Alamannus), f. 221v
Language: Latino
Incipit: 
Legi litteras tuas, fili Xenophon, quas ex Rhagusio ad septimum Idus Apriles vix aliquando post biennium unas dedisti ad me
Explicit: 
Est enim et verecundus et minime ignavus. Vale, cum uxore et liberis.
Attested date: Ex Mediolano, XV Kal. Iunias MCCCCLXX.
Place: Milano
Normalized date: 18-May-1470
Keywords: autobiografia
cibi e alimentazione
malattie
medicina
Regesto: 
F. risponde alle lettere ricevute dal figlio Senofonte, governatore di Ragusa (Dalmazia) e si rallegra di avere sue notizie dopo un silenzio di due anni, ma si rammarica nello stesso tempo della malattia che lo affligge. Pare trattarsi di febbre etica, caratteristica della tisi polmonare e il padre all'apprendere queste notizie non può non essere dolorosamente colpito. Deplora pertanto il clima malsano della Dalmazia e le difficoltà dei compiti che gravano sul figlio, ma ritiene, tuttavia, che una corretta condotta igienica e un'accorata profilassi sanitaria sono garanzia sicura di buona salute. Pertanto si profonde in prescrizioni dietetiche minute in base alle cognizioni correnti dell'enciclopedia medica antica, rimproverando al figlio la predilezione per cibi crudi, umidi e freddi, quali uva, mela, lattuga, meloni, da cui non si è saputo astenere, provocando una cattiva digestione con vari problemi connessi. Se Senofonte avesse seguito i saggi consigli paterni, la sua malattia non si sarebbe aggravata fino a questo punto. In secondo luogo, F. sollecita la visita del figlio Senofonte con la famiglia presso di lui, con una ricollocazione professionale agli ordini del duca di Milano. Infine spiega le ragioni del suo recente viaggio a Siena (1469). Aveva riportato in città i due nipoti, Giovanni Maria e Arminia, nati dal matrimonio della figlia Pantea (m. 1454) con Girolamo Bindotti e vissuti con lui a Milano., lasciando però dal genero solo la nipote Arminia quindicenne, perché il diciottenne Giovanni Maria si era rifiutato di allontanarsi da lui ed era rimasto perciò col nonno. Non manca un accenno alla splendida accoglienza prodiga di onori riservata a F. a Firenze dal nuovo signore, il giovinetto Lorenzo de' Medici, figlio del defunto Piero e nipote di quel Cosimo, che era stato un suo aspro ed implacabile nemico. In ultimo domanda notizie dei nipoti avuti da Senofonte, il quale nella sua lettera non ha accennato alla moglie e ai suoi figli.
Lexicon index: acerbitas
concoctio
continens
crassitudo
febris
hecticus
obtempero
peregrinatio
prudens
ptisis
saluber
sanguis
sobrietas
stomachus
Onomastic-Persons Index: Bindotti Arminia 
Bindotti Giovanni Maria 
Bindotti Girolamo 
Filelfo Pantea 
Medici Cosimo de' 
Medici Lorenzo de' 
Name-Place Index: Dalmazia 
Firenze 
Milano 
Ragusa (Dubrovnik) 
Siena 
Bibliography Citation: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. III, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 1375-6.
Responsible: Salvatore Costanza (2014-07-14)
Reviewer: Chiara Kravina (2023-02-23)
Last edit: 2-Mar-2023
Creation: 2-Mar-2023
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