Lettera al cardinale Juan de Carvajal sulla virtù

Dati opera: Epistolae collectae XXIII 11
Dedicatario/Destinatario: Carvajal Juan de 
Fonti: Firenze, Biblioteca Riccardiana, 763, f. 332r
Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, 873, f. 278r
ed. Venetiis 1502 (G. Alamannus), f. 159v
Lingua: Latino
Incipit: 
Quoniam et una et viva et eadem omnium de te fama, pater claementissime, exploratum admodum
Explicit: 
quippe qui nullum sim tuum unquam neque consilium neque imperium detrectaturus. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano, VIII Kal. Octobres MCCCCLXIIII.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 24-set-1464
Parole chiave / keywords: epistola commendatizia
filosofia
Regesto: 
F. rivolge una supplica al cardinale affinché lo accolga nel gregge dei suoi protetti, dal momento che, oltre ad essere persona virtuosa, il cardinale è uomo di grande di dottrina. L’accenno alla virtù permette al F. di fare una breve digressione: secondo Aristotele, essa è insita o meno in ciascun uomo per disposizione naturale. Altri filosofi ritengono al contrario che la virtù si possa apprendere, così come una qualsiasi altra disciplina; altri ancora pensano che l’acquisizione della virtù risieda unicamente nell’esercizio di essa; altri infine che ad essa si pervenga solo grazie a una certa qual ispirazione divina, sia che derivi da una divinità o da una ninfa; ma di questa, come pure dell’afflato divino di cui parla la Scrittura, F. non intende trattare. Egli illustra come tutti e tre i punti di vista citati sopra siano da considerare utili per l'acquisizione della virtù, raggiungibile sia con la conoscenza che con il costante esercizio e con l'impegno a fare della propria vita un esempio di onestà e di decoro. F. conclude con un elogio del cardinale, a cui riconosce tutte le principali virtù: così come accadde per Alcandro presso Licurgo, per Fedone presso Platone e per Dionigi di Alicarnasso presso Varrone, i quali divennero uomini dotti e virtuosi grazie a sì grandi maestri, anche per F. essere al servizio del cardinale significherà divenire uomo virtuoso e sapiente ad un tempo.
Autori e testi citati: Aristoteles
Lycurgus
Plato
Varro
Indice lessicale: adminiculum
afflatus
desyderium
natura
nympholeptis
theoleptis
virtus
Indice onomastico-Persone: Alcandro 
Dionigi di Alicarnasso 
Fedone 
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. II, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 1045-47.
Responsabile della scheda: Nicoletta Marcelli (2014-10-21)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-02-23)
Ultima modifica: 2-mar-2023
Creazione: 2-mar-2023
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