Cum existimarem, pater reverendissime, eas iam tibi redditas esse litteras, quas diebus proximis ad gravissimum equitem auratum ac iurisconsultum eruditissimum, Franciscum Arretinum

Sed haec fortassis etiam pluribus quam oportuit. Caetera tu pro tua summa prudentia cogitabis. Vale.

F. ha inviato al card. Stefano Nardini alcune lettere tramite Francesco Accolti, detto l'Aretino, docente di diritto pontificio a Siena, e non vuole essere troppo prolisso con il presule assai occupato dai suoi impegni: con lui bisogna pertanto usare un discorso laconico piuttosto che la facondia attica. Del resto F. spera che Nardini possa rispondergli e mostrare la medesima benevolenza che usava nei suoi confronti quando era solo arcivescovo ed intento ad occupazioni letterarie. Ma qui conviene fermarsi ed affidarsi alla sua saggezza.