Lettera a Federico III da Montefeltro sulla migliore condotta politica e altre notizie

Dati opera: Epistolae collectae, XXXI 49
Dedicatario/Destinatario: Federico da Montefeltro 
Lingua: Latino
Incipit: 
Etsi iam incipiebam expectare litteras tuas, tamen non existimavi tibi molestum fore si te rogarem
Explicit: 
hunc ego intra menses tris universum interpretabor atque nostris legendum exhibebo. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano VIII Idus Ianuarias MCCCCLXX.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 6-gen-1470
Parole chiave / keywords: autobiografia
polemiche letterarie
storia
traduzioni
Regesto: 
F. consiglia a Federico III di Montefeltro di adottare un'azione politico-militare aggressiva contro i pericoli esterni ed ispirandosi alla lezione della storia romana quale paradigma fattuale per eccellenza gli consiglia di adottare il modello di M. Claudio Marcello, il comandante della II Guerra Punica e conquistatore di Siracusa piuttosto che quello di Q. Fabio Massimo detto il Cunctator, il quale meritò il titolo di Temporeggiatore per la sua azione dilatoria nella guerra annibalica. Col richiamo a questi illustri precedenti del mondo romano che valgono come exempla di comportamento imprescindibili F. vuole convincere il Signore di Urbino ad assumere risolutamente l'iniziativa nella guerra contro i nemici dell'Italia. Quindi, comunica di essere impegnato nella traduzione della Storia di Appiano dopo l'infelice prova di Pier Candido Decembrio, del quale F. deplora l'ignoranza della lingua. Pertanto, si sente in dovere di rendere giustizia all'eloquenza dello storiografo greco con una nuova, elegante versione latina.
Autori e testi citati: Appianus
Petrus Candidus Decembrius, Historiarum Romanarum libri XI (opus Appiani, translatio ex graeco)
Indice lessicale: barbarus
cunctator
facilitas
fortuna
inscitia
strenuus
virtus
Indice onomastico-Persone: Decembrio Pier Candido 
Fabio Massimo Quinto 
Marcello Marco Claudio 
Note: 
La traduzione di Pier Candido Decembrio di tutto l'Appiano allora noto fu composta su incarico di Papa Niccolò V dal 1450 al 1454 ed è articolata in 4 libri Historiarum Romanarum oltre ai 5 libri Bellorum civilium, al Liber Illyricus e al Liber Celticus, che furono ridedicati al re Alfonso di Napoli dopo la morte del Pontefice. Malgrado l'acredine di F., Decembrio aveva acquisito un'approfondita conoscenza della lingua greca.
Riferimenti bibliografici: Aristide Calderini, Ricerche intorno alla biblioteca e alla cultura greca di Francesco Filelfo, «Studi Italiani di Filologia Classica», 20 (1913), pp. 204-424: 259 e nota 5. (link)
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. III, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1360.
Il De iocis et seriis di Francesco Filelfo: libri I-IV, a cura di Martina Saraceni, Tesi di perfezionamento in Civiltà del Rinascimento, relatore: Mariarosa Cortesi, supervisore: Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore, a.a. 2018-2019, p. 110 e nota 97. (link)
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2014-07-14)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-26)
Ultima modifica: 2-mar-2023
Creazione: 2-mar-2023
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