Novi humanitatem tuam, pater amplissime; novi singularem erga me dilectionem

quae tum demum solventur, cum nostris optatis non modo vultus hilaritate, sed re ipsa responderit. Vale.

F. sollecita l'interessamento del card. Giovanni Arcimboldi per la sua causa presso la Curia Romana, dimostrando così nei fatti l'affezione nei suoi confronti; lo prega di agire in breve tempo e d'intervenire altresì, conformemente ai suoi desideri, con il cardinal nepote Pietro Riario, il quale, secondo quanto si afferma, è onnipotente presso lo zio Papa Sisto IV, ed è il consigliere più influente e il più ascoltato.