Lettera a Cosimo de' Medici sulla situazione fiorentina passata e attuale

Opera Data: Epistolae collectae, II 42
Recipient: Medici Cosimo de' 
Authors: Filelfo Francesco 
Language: Latino
Incipit: 
Impium illud esse hominum genus
Explicit: 
meam in te et fidem et observanciam.
Attested date: Florentiae ex aedibus nostris kal. Maiis Mccccxxxiii.
Place: Firenze (casa propria)
Normalized date: 1-May-1433
Keywords: autobiografia
polemiche letterarie
Regesto: 
Dopo una premessa generale, relativa alla scarsa umanità di chi separa coloro che sono uniti dall'amicizia, viene alla narrazione, rievocando gli inizi del rapporto tra lui e Cosimo, che sono sempre stati improntati a reciproca fiducia e benevolenza, che sono continuate in modo equilibrato (aequis lancibus) finché la peste non ha iniziato a dilagare e Cosimo si è recato a Verona al fine di proteggere la propria valitudo. Anch'egli si è lasciato contagiare a causa della frequentazione degli uomini più dannosi a giudizio del F., cioè il Niccoli e il Marsuppini, al tempo stesso degni d'esser chiamati assentatores e nebulones; Cosimo ne ha sottovalutato la pericolosità. Quanto al primo infatti - ostile e ingiurioso nei confronti di vari dotti, tra cui Crisolora, Traversari, Bruni, per tacere di Guarino, Poggio e Aurispa - Cosimo aveva detto a F. di non curarsene, poiché essere odiato da lui equivaleva a essere molto considerato come erudito; e così aveva detto del secondo, vista la sua scarsa influenza in città. Ciò nonostante in assenza di Cosimo essi avevano acquisito grande potere, giungendo a far diminuire lo stipendio a F. e sperando così che egli se ne andasse. In conseguenza di questo F. aveva tenuto un'orazione di difesa, di fronte alla quale molti intimi di Cosimo, tra cui Giuliano figlio di Averardo, erano insorti; e F. allora si era nuovamente difeso, al punto da ottenere 34 voti a favore su 37. Ma le ostilità contro di lui erano continuate, giungendo al culmine con l'abrogazione dello stipendio degli insegnanti di letteratura e retorica, ritenuto al momento inutile; misura che però sempre F. era riuscito a far revocare, sia per sé sia per tutti coloro che ne avevano diritto. Da lì in poi l'odio nei suoi confronti era continuato in modo aperto, passando a violente minacce, che però F. è sicuro non verranno tollerate da Cosimo (grazie al quale si sente, dice, come Ercole contro i Pigmei, come aquila contro cornacchie). Domanda però a Cosimo stesso in che cosa ritiene che Niccoli e Marsuppini siano tanto degni di stima; e infine, dichiarando ancora la sua fedeltà, chiede che Cosimo manifesti il suo volere e non permetta che la fides di Filelfo sia sopraffatta dall'invidia.
Lexicon index: amicicia
aquila
assentator
benivolentia
fides
graculus
invidentia
lanx
nebulo
pestilentia
salarium
valitudo
Onomastic-Persons Index: Aurispa Giovanni 
Bracciolini Poggio 
Bruni Leonardo 
Crisolora Manuele 
Ercole 
Guarini Guarino 
Marsuppini Carlo 
Medici Giuliano di Averardo de' 
Niccoli Niccolò 
Pigmei 
Traversari Ambrogio 
Name-Place Index: Firenze 
Verona 
Bibliography Citation: Giacomo Ferraù, Le "Commentationes Florentinae de exilio", in Francesco Filelfo nel quinto centenario della morte. Atti del XVII Convegno di Studi Maceratesi (Tolentino, 27-30 settembre 1981), Padova, Antenore, 1986 (Medioevo e umanesimo, 58), pp. 369-388: 370 nota 2.
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. I, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 150-153.
Luca Boschetto, L’umanista e l’ambasciatore. Nuove ricerche su Filelfo a Firenze, in Filelfo, le Marche, l’Europa. Un’esperienza di ricerca, a cura di Silvia Fiaschi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2018 (Temi e Testi, 178), pp. 111-144: 132-134. (link)
Responsible: Filippo Bognini (2014-09-19)
Reviewer: Giorgia Paparelli (2023-05-23)
Last edit: 28-Feb-2023
Creation: 28-Feb-2023
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