Ea est canum natura, quos nulla disciplina instituerit, ut quos fugare coeperint et insequantur fugientis et eosdem, si assequi potuerint, mordeant

atque dissolvetur nebula illa omnis grandinis transalpinae. Tu interim vale. Et me ama, ut facis.

F. scrive a Cicco Simonetta con riferimento alla lettera scritta all'imperatore Federico III d'Asburgo, da cui potrà conoscere i suoi attacchi contro la politica francese sconsiderata ed arrogante contro il Papato, che i principi italiani non devono tollerare in alcun modo, ma al contrario respingere risolutamente, disperdendo queste nubi minacciose che si profilano all'orizzonte. Pertanto F. non ha remore di scrivere apertamente denunciando tale minaccia paragonabile all'assalto di un branco di cani mordaci.

L'appello all'imperatore Federico III d'Asburgo corrisponde all'ep. XLIV 7.