Quod Petrus ille Sagonensis cardinalis, qui modo vitam deseruit, et absens per litteras et praesens certo pollicitus mihi fuerat

commentemur et ioco ea lege, ut rideamus potius quam rideamur. Vale.

F. commenta con Giovanni Stefano Bottigella, vescovo di Cremona, che il card. Pietro Riario, venuto a mancare di recente, gli aveva promesso per lettera e di presenza un donativo di 600 fiorini annui, confermatogli dalla munificenza di Papa Sisto IV . Pertanto F. sarà presto a Roma ospite di Bottigella: insieme avranno da commentare molte cose in modo serio e scherzoso, preferendo ridere degli altri che esserne derisi.

Il ms. Triv. 873 reca la lezione 'Sagonensis' da correggere in 'Salonensis'. Il Pietro indicato nell''incipit' va identificato, infatti, in Pietro Riario, l'influente cardinal nepote di Sisto IV, dal quale ricevette fra l'altro il titolo di arcivescovo di Spalato. Non si può sostenere viceversa il riferimento a Sagona, che introdurrebbe in modo incongruo la figura del vesc. Giovanni Parasini, titolare di tale sede in Corsica, deceduto a sua volta nel 1474, ma mai insignito del cardinalato e certo privo di un peso politico lontanamente paragonabile a quello del Riario, senza contare la diversità del nome di battesimo. Con Parasini, peraltro, si congratula F. per l'accesso alla sua sede vescovile in ep. XXXVIII 36 del 16 febbraio 1474. Inoltre il toponimo 'Salona' come variante antica preferibile al moderno 'Aspalatum', donde Spalato, è sostenuta da F. con dovizia di argomenti in ep. XLI 7.