Quelle monache del monastero maggiore hanno resposo

etiandio che io non me sia dementicato de la vostra admonitione. Vale.

F. comunica a Cicco che le monache del Monastero Maggiore di Milano non possono accogliere la propria figlia perché la regola impone loro di non superare un numero massimo di religiose ospitate e perché al momento il poco spazio a disposizione dovrà essere utilizzato per realizzare un'infermeria. Prega l'amico perché interceda presso il duca, affinché le monache prendano la propria figlia non appena si renderà disponibile un posto: il poeta confida che nel prossimo autunno molte delle monache più anziane moriranno e dunque ci sarà spazio per lei.
Prega inoltre il Simonetta perché faccia in modo che gli sia pagato il secondo trimestre di stipendio.

Il Monastero Maggiore di Milano, annesso alla Chiesa di San Maurizio, era il più importante cenobio dell'ordine benedettino femminile della città.