Lettera a Cicco Simonetta con ammonimenti privati

Dati opera: Epistolae collectae, XLIV 11
Dedicatario/Destinatario: Simonetta Francesco 
Lingua: Latino
Incipit: 
Petis tu more Graeco tertium testem mutuo, cum dicas tibi non satis esse duos ad causam
Explicit: 
ego brevi te videbo, si mihi id facere per Sistum Pontificem licebit. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Urbe VII Idus Apriles MCCCCLXXVI.
Luogo: Roma
Data normalizzata: 7-apr-1476
Parole chiave / keywords: amicizia
curia romana
Regesto: 
F. scrive a Cicco Simonetta una lettera di carattere privato e gli promette una visita a breve, se Sisto IV glielo consentirà. Di venerdì F. replica che bisogna astenersi da ogni azione sessuale, pardon forense e si lamenta scherzosamente di essere diventato balbuziente a causa del digiuno vigente in Curia, per cui non gli è consentito cibarsi di carne e deve accontentarsi dei pesci del Tevere. Da parte sua Cicco Simonetta deve diffidare di sua moglie e stare attento a quello che succede di notte in così grave dissidio, ma spetta a lui giudicare.
Indice lessicale: adulterinus
atilus
blaesus
ieiunium
lenitas
podagra
Indice onomastico-Persone: Gesù Cristo 
Sisto IV 
Indice onomastico-Luoghi: Tevere, fiume 
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. IV, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 1800.
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2015-05-26)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-22)
Ultima modifica: 22-feb-2023
Creazione: 22-feb-2023
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