Lettera a Benedetto Martinozzi sul concetto di officium in Cicerone e nella filosofia greca

Dati opera: Epistolae collectae, XXXI 42
Dedicatario/Destinatario: Martinozzi Benedetto 
Lingua: Latino
Incipit: 
Litterae tuae, quas ad quintum Kalendas Novembres ad me dederas
Explicit: 
cui me ut quamdiligentissime commendes peto abs te etiam atque etiam.
Data attestata o attribuita: Ex Mediolano V Idus Decembres MCCCCLXVIIII.
Luogo: Milano
Data normalizzata: 9-dic-1469
Parole chiave / keywords: filosofia
lessico
Regesto: 
Dietro richiesta dell'amico Benedetto Martinozzi in una precedente missiva pervenutagli in ritardo, F. chiarisce la definizione di officium nel pensiero e negli scritti di Cicerone, confrontando le posizioni in merito delle altre scuole filosofiche, a partire dagli Stoici e si sofferma in dettaglio sulla terminologia greca e latina poste a confronto. Il concetto di officium è particolarmente importante per Cicerone, come sottolinea F., in riferimento ai doveri e agli obblighi morali cui è sottoposto l'individuo, distinguendo due tipologie, la prima connessa alla soddisfazione personale, la seconda ai doveri pubblici. Sulla questione del sommo bene F. rinvia al De finibus ciceroniano dedicato alla trattazione in merito e cita la posizione stoica, che riconosce l'unico e sommo bene nella pratica della virtù, ancorandolo alla sfera dell'honestum e non ammette compromessi tra i poli opposti della virtù e del vizio, mentre i Peripatetici e gli Academici ammettevano gradazioni e vie di mezzo. Le tesi delle diverse scuole filosofiche in merito a tale problema sono esposte in dettaglio. Per l'opinione stoica che non concede alcun margine al vizio, equiparando colpe veniali a peccati gravi e ritenendo disprezabile la più grande virtù, se macchiata da una pur lieve colpa, si rimanda ad un'altra opera ciceroniana, quale i Paradoxa Stoicorum. Infine, F. illustra il significato del termine accademico riferito ai membri della Scuola platonica.
Autori e testi citati: Cicero, fin.
Cicero, off. (I 8)
Cicero, parad.
Note: 
Sulla polemica anticiceroniana per il corretto uso della terminologia greca, vd. anche l'ep. XXXIX 18 a Teodoro Gaza (Milano, 15 luglio 1474).
Riferimenti bibliografici: Vincenzo Fera, Itinerari filologici di Francesco Filelfo, in Francesco Filelfo nel quinto centenario della morte. Atti del XVII Convegno di Studi Maceratesi (Tolentino, 27-30 settembre 1981), Padova, Antenore, 1986 (Medioevo e Umanesimo, 58; Studi maceratesi, 17), pp. 89-137: 98 (n. 24; ove la lettera è datata a torto al nov. 1469, invece che al dic. dello stesso anno).
Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. III, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), pp. 1355-1356.
Responsabile della scheda: Salvatore Costanza (2014-11-22)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-16)
Ultima modifica: 21-feb-2023
Creazione: 21-feb-2023
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