Et cum meam erga te benivolentiam ab ipsa usque puericia perspectam habes

Certe hac una re mihi facere carius hoc tempore nihil potes. Vale.

Da qualche tempo F. ha maturato la decisione di cambiare vita e desidererebbe essere chiamato con un incarico presso la Curia romana, ambiente che considera più consono alle sue aspettative e ai suoi bisogni. Se Niccolò V fosse vissuto più a lungo, questo suo desiderio sarebbe già stato esaudito, come pure se Pio II si fosse dimostrato riconoscente verso il suo precettore. Adesso F. confida che Paolo II potrebbe essere sensibile alle sue richieste. Perciò F. si rivolge al Giustiniani, che gode di stima ed autorità presso il pontefice per chiedere la sua raccomandazione.