Antonius Auximanus, scriba vester, vir sane non minus prudens et gravis quam et doctus et facundus

caetera vos pro vestra summa prudentia non difficulter consyderabitis. Valete.

F. interviene presso le autorità della sua città natale, Tolentino, le cui lettere prodighe di attestati di affetto nei suoi confronti, gli sono pervenute tramite lo scriba Antonio Guarnieri e le esorta alla conciliazione con il vicino comune di S. Severino, risolvendo la discordia che divide le due cittadine per risibili questioni sulla definizione dei confini. Pertanto, cita l'esempio degli Stati dell'Antichità, che si sono distrutti a causa delle contese di confine, come avvenne tra Sparta e Argo o Cartagine e Roma. Dunque, F. esorta i suoi concittadini ad usare la ragione, a desistere dall'uso della forza ed affidare la questione ad un giudice giusto ed imparziale come il Papa Sisto IV.