Quod Marium filium mihi dilectissimum delegeritis, viri magnifici, quo vestram iuventutem bonis artibus

voluntati. Ita enim et liberis vestris et Mario filio quamoptime consulatur. Valete.

F. invia agli Anziani di Ancona una lettera di ringraziamento per il posto di precettore assegnato a suo figlio Gian Mario, il quale garantirà un'ottima educazione alla gioventù cittadina nelle arti liberali, permettendole di raggiungere l'eccellenza. Anche per una città ad evidente vocazione mercantile come Ancona è importante coltivare le lettere ed il sapere umanistico, che ammaestrano per la prudenza ed insegnano l'arte della persuasione. Sulla scorta dell'insegnamento dei filosofi, bisogna approfondire la divisione ontologica fra uomini colti e indotti, e considerare l'inutilità di questi ultimi. Pertanto, Platone ha affidato il governo della città ai sapienti. Il figlio Gian Mario ha voluto fortemente trasferirsi ad Ancona, per cui F. lo raccomanda all'accoglienza liberale degli Anziani che governano la città.