Lettera ad Antonio da Capannori sulle proprie perplessità al ritorno in Italia e sui prestiti

Dati opera: Epistolae collectae I 9
Dedicatario/Destinatario: Antonio da Capannori 
Fonti: Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, 873, f. 2r
Torino, Biblioteca Nazionale, E II 21, f. 3r
ed. Venetiis 1473 (V. de Spira), f. 2v
ed. Venetiis 1502 (G. Alamannus), f. 2r
Lingua: Latino
Incipit: 
Quod meum in Italiam reditum iucundissime acceperis, est mihi exploratissimum.
Explicit: 
aut mutamus creditorem, ab altero scilicet usurarium aes accipientes quod alteri reddamus. Vale.
Data attestata o attribuita: Ex Venetiis, XV Kal. Ianuarias MCCCCXXVII.
Luogo: Venezia
Data normalizzata: 18-dic-1427
Parole chiave / keywords: autobiografia
usanze e costumi
viaggi
Regesto: 
Risponde a una lettera di Antonio, nella quale questi chiedeva informazioni su du argomenti ben distinti: le vicende di F. e i prestiti. Quanto al primo quesito F. risponde di trovarsi al momento piuttosto deluso, perché la situazione è più incerta di quel che pensasse, mentre la vita che ha lasciato, quella di Bisanzio, era assai più stabile e felice; in relazione alla seconda richiesta, F. spiega quanto concerne prestiti, interessi e creditori.
Indice lessicale: aes alienum
creditor
foenus
usurarius
versura
Indice onomastico-Luoghi: Bisanzio 
Riferimenti bibliografici: Francesco Filelfo, Collected letters. Epistolarum libri XLVIII. Critical edition by Jeroen De Keyser, vol. I, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2016 (Hellenica, 54), p. 62.
Responsabile della scheda: Filippo Bognini (2015-01-28)
Revisore della scheda: Chiara Kravina (2023-02-21)
Ultima modifica: 21-feb-2023
Creazione: 21-feb-2023
item.fulltext: With Fulltext
item.grantfulltext: open