Iniuriam ii mihi videntur facere non vulgarem, qui scribendi intermissa consuetudine se auctores praestant antiquandae amiciciae

Quare siquid ad me litterarum interea temporis es daturus, Mediolani me offendes. Vale.

Per riprendere i fili dell'amicizia con Antonio Cincinelli partito per Napoli, quand'egli era di ritorno a Milano, del quale non ha notizie recenti, F. riferisce le novità familiari e personali, in particolare che l'anno precedente ha perduto due figli, Cesare il 12 giugno e Federico il 31 luglio. Quest'ultimo, che egli ha visto a casa, era non solo bello, ma anche dotato di grande ingegno e aspettative per il futuro e oltremodo maturo in rapporto alla sua età. Per il dolore di tali perdite, la moglie si è ammalata gravemente. Di fronte a tali necessità, F. il prossimo mercoledì ripartirà da Roma per Milano, con l'intenzione di trasferirvi definitivamente il resto della famiglia, cioè la moglie, se sopravviverà, tre figlie e gli altri congiunti. Rimarrà dunque due mesi o poco più a Milano, dove conta di ricevere le lettere dell'amico, se vorrà scrivergli.