Invettiva contro Lido

Dati opera: Odae IV 3
Fonti: Berlin, Staatsbibliothek - Preußischer Kulturbesitz, Hamilton 511, ff. 85r-88r
Cesena, Biblioteca Malatestiana, S. 23, 5, ff. 91v-94v
Chicago, Newberry Library, 103.8, ff. 65r-67r
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urbinate latino 701, ff. 81v-84r
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vaticano latino 11518, ff. 89v-93v
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 33.34, ff. 85v-88r
Francisci Philelphi Odae, Brixiae [impr. Augustus Britannicus], 1497, ff. h4r-h6r
Paris, Bibliothèque Nationale de France, latin 8127, ff. 84r-86v
Lingua: Latino
Incipit: 
Lydo quem vitiis virum supremis
Explicit: 
non est spes reliqua ulla sanitatis.
Parole chiave / keywords: etica
invettiva
Regesto: 
Lido è assunto da F. come emblema di ogni vizio più turpe: viene raffigurato come individuo privo di pudore, completamente assuefatto alla lussuria sfrenata e al crimine, spesso mosso dall'eccesso di vino (vv. 1-26). F. prospetta quindi a Lido l'inevitabilità del giudizio di Dio, il quale, osservando le sue azioni dissolute dall'alto della propria onniscienza, lo condannerà alla dannazione eterna (vv. 26-39); lo esorta poi a seguire l'ammonimento rivolto da Esiodo al fratello: dato che non appartiene al novero degli uomini saggi e capaci di agire autonomamente sulla base di retti principi etici, almeno acconsenta a seguire i consigli morali di un uomo onesto, per limitare la propria abiezione e redimersi dalla fama di individuo spregevole (vv. 39-52). Esplode a questo punto l'invettiva di F. contro Lido che, autore dei crimini peggiori, incurante di qualsiasi legame di amicizia, ostile agli uomini virtuosi, conduce una vita disdicevole e degenerata (vv. 53-71): viene infatti dipinto nel suo aspetto repellente e nei suoi atteggiamenti nauseanti, i quali confermano icasticamente la totale immoralità del personaggio (vv. 72-94). F. lo connota infine come ladro depravato, che agisce nottetempo, incurante di qualsiasi pena la sua condotta scellerata possa innescare: nessuna speranza di salvezza o di redenzione si prospetta dunque per lui (vv. 94-110).
Autori e testi citati: Hesiodus, Op. (I 286-297)
Indice lessicale: alvus
cinaedus
crimen
eructo
facinus
flagitium
foetor
fur
furor
gulosus
importunus
improbus
impudicus
impurus
libido
lucifugus
matula
nausea
odor
oletum
oscoene
otium
probrum
rapax
ridiculus
sacrilegus
sanitas
scelus
spuo
stomachus
tenebrae
trisulcus
trulla
tumeo
turpis
ursus
vaniloquus
vitium
Indice onomastico-Persone: Bacco 
Megera 
Sinone 
Sisifo 
Tifone 
Venere 
Note: 
- Metro: endecasillabo falecio.
Riferimenti bibliografici: Gabriella Albanese, Le raccolte poetiche latine di Francesco Filelfo, in Francesco Filelfo nel quinto centenario della morte. Atti del XVII Convegno di studi maceratesi (Tolentino, 27-30 settembre 1981), Padova, Antenore, 1986 (Medioevo e Umanesimo, 58; Studi maceratesi, 17), pp. 389-458.
Francesco Filelfo, Odes, edited and translated by D. Robin, Cambridge (Mass)-London, The I Tatti Renaissance Library-Harvard University Press, 2009 (The I Tatti Renaissance Library, 41).
Francesco Filelfo, Carminum libri, edizione critica a cura di Veronica Dadà, prefazione di Paolo Pontari, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2020 (Hellenica, 85), pp. 313-317.
Responsabile della scheda: Veronica Dadà (2016-04-08)
Revisore della scheda: Giorgia Paparelli (2023-05-02)
Ultima modifica: 15-feb-2023
Creazione: 15-feb-2023
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