Quod mones ne accelerem meum in Urbem reditum, facis tu quidem et amice et recte, quod me longe abesse vis ab Urbe

Ego hinc pedem moturus non sum prius quam plane didicero caeli salubritatem pontificem maximum cum universa Romana Curia in Urbem revocasse. Vale.

F. sa che Alberto Parisi, per amicizia, gli ha sconsigliato il ritorno a Roma a causa della pestilenza che v'imperversa; però, da parte sua, si trovava a Bologna, dove ugualmente s'era diffusa la peste, sicché sembra qualcuno attento a consigliare gli altri, mentre non provvede a sé stesso. F. si trasferirà dunque a Roma quando sarà sicuro della salubrità dell'aria e del ritorno in città del Papa con la Curia.