Suavissimam epistolam tuam, quam quarto Nonas Quintiles ex Urbe ad me dederas una cum luculentissimo tuo carmine ad eximium et facundum iuvenem

Et hanc litterarum brevitatem longiore oratione coram Hipponico meo Haemylioque sarciam. Vale, cum Pomponio meo atque Francisco Aelio, viris doctis et eloquentibus.

F. ringrazia Tommaso Papinio Ipponico per la lettera inviatagli insieme con un carme molto dotto a Ludovico Emilio, con la risposta di quest'ultimo. Tali scritti eccellenti l'hanno consolato oltremodo, giacché ricevuti in un momento di grave dolore per la perdita recente di due figli scomparsi prematuramente a 6 e 7 anni, provocando anche la malattia della moglie per il dolore. Nel prossimo settembre F. intende trasferirsi a Roma con tutta la famiglia nell'auspicio che la moglie possa rimettersi presto in salute. A questa breve lettera seguirà un discorso più lungo di presenza.